Descrizione
Presentiamo qui per la prima volta in traduzione italiana la raccolta Il metrò (2004) della poetessa Tassoula Karagheorghìou, una voce assai apprezzata in Grecia da pubblico e critica. L’ispirazione nasce dall’esperienza ordinaria dell’immersione nelle viscere di Atene per gli spostamenti in metropolitana. Ma il realismo del quotidiano sfuma in esperienza onirica e simbolica. Là sotto infatti si muove un’umanità anonima, imprigionata in ritmi meccanizzati e spietati, diretta verso il capolinea della vita senza cercarne il senso o i perché. Si tratta quindi di un Ade, un inferno contemporaneo, claustrofobico e inquietante. Fra scale mobili, tunnel, banchine, vagoni gremiti, stazioni, lo sguardo della poetessa si fa “trasversale”, perché attraversa le situazioni, approfondisce la visione oltre la superficie, indaga i palpiti del cuore, e mentre la folla corre, si ferma in pause meditative, rischiarate spesso da lampi intertestuali. La Karagheorghìou infatti cosparge il suo Ade di un simbolismo diacronico sorprendente. Scopriamo che nel ventre sotterraneo di Atene si aggirano figure del mito, consacrate da Omero e dalla tragedia antica: Persefone, Achille, Antigone, Ifigenia, Filottete, Medea, Agave. Sono eroi fragili, disorientati, mutilati del loro ruolo tradizionale e immersi in questo cimitero-metropolitana che sembra raggelare i sentimenti. Forte è l’effetto antifrastico, che evidenzia la tragica condizione dell’uomo contemporaneo, smarrito nel labirinto della tecnologia e ormai sordo ai richiami della classicità. Eppure il mito resiste, è ancora lì e a portata di mano. Sta a noi fermarci alla “stazione” giusta (della vita) per coglierne le iridescenze e trasformare così la nostra discesa agli Inferi in uno studio di consapevolezza.
ISBN: 9788894503746
Collana: I garofani e la neve